Papa Francesco incontra il presidente francese Francois Hollande (foto LaPresse)

La famiglia e la scuola da difendere

Redazione
La sinistra francese e l’amore a fasi alterne per il Papa, scrive Le Figaro.

I pretesi modernisti con gli occhi chiusi e le orecchie tappate”, oppure “gli aspiranti stregoni”, come li chiama Ivan Rioufol nella sua rubrica “Le Bloc-Notes”, “hanno trasformato il sentimento di appartenenza alla patria carnale in un qualcosa di vergognoso. E allora ecco che si accaniscono nel decostruire la famiglia e tutti i suoi derivati: la vogliono aperta al commercio della gestazione per conto terzi (maternità surrogata) e alla procreazione medicalmente assistita tra coppie di donne. Allo stesso tempo la scuola in Francia non smette di subire quelle che Papa Francesco ha chiamato di recente ‘forme di colonizzazione ideologica’, o ‘cattivo indottrinamento della teoria del gender’. Tale disciplina ritiene più utile educare i fanciulli alla loro libertà di scegliere il proprio sesso che alla lettura, alla scrittura e al calcolo matematico”.

 

L’editoriale apparso sul Figaro continua citando “l’arroganza” di alcuni esponenti del mondo cosiddetto “modernista”: “Najat Vallaud-Belkacem (ministra dell’Educazione francese, ndr), dopo aver insultato ‘gli pseudo-intellettuali’ colpevoli di criticare la sua riforma della scuola, questa volta ha riservato alcune lezioni anche al Papa: ha detto infatti di sospettare che Francesco sia sotto l’influenza degli ‘integralisti’. ‘Gli consiglio – ha aggiunto l’impudente – di venire a incontrare gli insegnanti francesi’. La ministra dell’Educazione, taciturna quando si tratta di affrontare la febbre dell’islam, non tace la sua ‘collera’ contro la contestazione montante del fronte cattolico. Si unisce così a Laurence Rossignol, ministra ‘delle’ Famiglie: anche lei ha messo in guardia dal ‘ritorno degli integralismi religiosi’ quando ha condannato la Manif pour tous. Queste donne di potere non si preoccupano invece del sessismo dei salafiti”. “La famiglia e la scuola sono dei pilastri che, con la nazione, la democrazia e le libertà minacciate, meritano di essere difesi da coloro che s’indignano per la passività della politica.

 

Mentre la sinistra pareva incantata dal Papa anti capitalista e aperto all’immigrazione islamica, ecco che essa oggi lo disconosce perché egli si rifiuta di accettare il matrimonio gay e perché parla di una ‘guerra mondiale’ tesa a distruggere l’unione tra l’uomo e la donna. Il Santo Padre saprà farsi forza almeno di una parte dell’insurrezione che si va materializzando in una Francia in via di scristianizzazione?”. Rioufol cita il nuovo appuntamento della Manif pour tous del prossimo 16 ottobre. “Le condizioni di un sussulto popolare della Francia rivoltosa non sono mai state meglio riunite che sotto il governo di questa sinistra scriteriata. Divenuta minoritaria, esse muove ancora molte leve”. Come quella del primo sindacato degli insegnanti, SNUipp- FSU, che nulla dice dei teorici del gender, ma poi chiede al ministro di “mettere fine alle contestazioni” dello stesso gender. L’appuntamento del 16 ottobre “saprà ampliare il suo raggio d’influenza su famiglia e scuola, appoggiandosi sull’emergere di un ‘populismo cristiano’, come lo ha chiamato Patrick Buisson?”.

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