La Chiesa russa appoggia Trump ed equipara le nozze gay al nazismo
In un’intervista, il patriarca Kirill dichiara la propria vicinanza al nuovo presidente americano in tema di unioni omosessuali e lotta al terrorismo. “Le sue dichiarazioni sono in forte contrasto con quelle espresse dai politici”.
Le posizioni intransigenti di Donald Trump sul tema delle nozze gay hanno fatto guadagnare al nuovo presidente americano un nuovo sostenitore: il Patriarcato ortodosso di Mosca. Dopo le dichiarazioni di Papa Francesco nella lettera apostolica per la chiusura del Giubileo, nella quale il pontefice apre alla possibilità di dare l'assoluzione a chi procura aborto In un’intervista a Russia Today, il canale dell'agenzia Ria Novosti, il patriarca Kirill equipara i matrimoni omosessuali al nazismo e all'apartheid: “Per la prima volta nella storia dell'uomo ci troviamo di fronte a leggi che permettono qualcosa che non corrisponde alla nostra natura morale. Una legge che la contraddice. Naturalmente non è la stessa cosa, ma possiamo comparare tutto questo, per profondità, all'apartheid in Africa o alle leggi naziste: quando la legge si scontrò con i suoi valori morali, il popolo si ribellò”. Kirill specifica che la Chiesa ortodossa non condanna le persone per le loro preferenze sessuali, ma d’altra parte, dice, accettare una norma sociale che contrasta con la natura morale costituisce “una grave minaccia per la razza umana”. Il patriarca critica “le autorità di alcuni paesi” che “hanno cercato di mettere a tacere gli ecclesiastici” e aggiunge che “nei paesi che dichiarano il loro impegno per la libertà di parola, è possibile essere puniti per aver espresso la propria opinione. Questa è una tendenza pericolosa e io spero che si esaurisca e che l'ordine naturale delle cose prevalga”.
Inoltre, Kirill vede nel neo eletto presidente americano l'alfiere di una nuova èra nelle relazioni tra America e Russia e nella lotta all'estremismo islamico in medio oriente. Il patriarca esprime la speranza che i due paesi, insieme al resto dell’occidente, si allineino per riportare la pace. A convincerlo ad appoggiare Trump le dichiarazioni del neo-eletto presidente americano sulla necessità di combattere il radicalismo e il terrorismo. “Non lo conosco personalmente, e non so molto della sua vita, posso solo giudicare in base alle sue dichiarazioni, in forte contrasto con quelle espresse dai politici. Mentre negli altri non vedo speranza, le parole di Trump ce la danno".
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