Schäuble sostiene Renzi: "Se potessi voterei Sì al referendum"
Il ministro delle Finanze tedesche a favore della riforma costituzionale. Ma da Bruxelles arrivano notizie meno positive per il premier italiano: Dijsselboem dice no all'espansione del bilancio Ue
Il ministro delle Finanze tedesche Wolfgang Schäuble da una parte e il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselboem dall'altra. Il premier italiano Matteo Renzi ha ricevuto oggi un endorsement dal primo, che ha detto di auspicare una vittoria del Sì al referendum costituzionale, ma ha dovuto registrare la frenata del secondo sull'ipotesi di espansione del bilancio Ue pari a 50 miliardi di euro.
"Renzi fa una riforma costituzionale, o tenta di farla, e devo dire che ho un grande rispetto"
Il falco tedesco, dopo essere stato protagonista solo la settimana scorsa di uno scambio di accuse reciproche col premier italiano a proposito dello squilibrio macroeconomico rappresentato dal super-export tedesco, oggi ha usato parole molto più concilianti: "Renzi fa una riforma costituzionale, o tenta di farla, e devo dire che ho un grande rispetto" per questo, ha detto Schäuble euble rispondendo a una domanda sul referendum in occasione di in un'intervista condotta sul palco del "Berlin Foreign policy forum". Il premier italiano, ha spiegato il ministro tedesco, "ha detto in effetti, se comprendo bene, che si ritirerebbe se il referendum fallisse. Ma non ha detto che esce dalla politica. Aspettiamo - ha aggiunto Schäuble euble - spero che abbia successo. Se potessi votare in Italia, voterei per lui anche se non fa parte della mia famiglia politica". "Ha intrapreso diverse riforme e trasmette più fiducia di altri nel poter fare i passi in avanti di cui l'Italia ha urgentemente bisogno. Per questo gli auguro ogni successo", ha ribadito il ministro, aggiungendo che "anche se dovesse andar male, conosco i sondaggi, non si sa mai, spero che continuerà a cercare altre vie per far avanzare l'Italia".
Se da Berlino arrivano notizie positive, Renzi ne ha ricevuta un'altra direttamente da Bruxelles, meno buona. Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselboem ha gelato la 'svolta' della Commissione europea a favore di un attivismo di bilancio per promuovere una 'manovrona' espansiva di 50 miliardi a livello dell'unione monetaria in termini aggregati. L'Eurozona, ha sostenuto durante un'audizione alla Commissione Affari economici del Parlamento europeo, "non è ancora abbastanza stabile" per procedere in un percorso di espansione di bilancio e un tale percorso può essere imboccato solo dai paesi "che hanno uno spazio di bilancio per poterlo fare". E in primo luogo il compito della Commissione è far rispettare le regole del patto di Stabilità "per tenere insieme la zona euro". I ministri del Finanze dell'Ue ne riparleranno lunedì prossimo a Bruxelles. Ma la 'svolta' comunitaria è stata già bocciata, proprio dal ministro da Schäuble euble.