Il capo della Cia contro Trump: "Folle stracciare l'accordo nucleare con l'Iran"
Secondo il dimissionario John Brennan, il presidente eletto dovrebbe essere "diffidente" con la Russia, a suo dire causa del "vergognoso" massacro di civili in Siria
Stracciare l'accordo nucleare con l'Iran sarebbe “disastroso, l'apice della follia”. Dopo quattro anni, il prossimo 20 gennaio John Brennan lascerà la poltrona di direttore della Cia, già promessa da Trump al falco Mike Pompeo, che ha posto in cima ai suoi pensieri proprio una battaglia programmatica contro l'Iran. In un'intervista alla Bbc che assume quasi la forma di un testamento, Brennan mette in guardia il presidente eletto anche sui rapporti con la Russia, invitandolo in questo senso a essere “diffidente”: Mosca, a suo dire, sarebbe responsabile insieme ad Assad del “vergognoso” massacro di civili in Siria e avrebbe agito “in malafede”. Per l'attuale direttore della Cia, gli Stati Uniti dovrebbero continuare a sostenere i ribelli contro la “brutale” azione combinata del regime siriano, della Russia, dell'Iran e di Hezbollah.
Suggerendo in generale “prudenza e disciplina” - che evidentemente cozzano con le idee isolazioniste di cui Trump non ha mai fatto mistero - Brennan spiega che fare carta straccia dell'accordo nucleare potrebbe rafforzare la linea dura dell'Iran, col rischio aggiuntivo che altri stati perseguano una politica nucleare proprio in virtù dell'eventuale ritorno di fiamma iraniano nel settore. In base al “testamento” di Brennan, poi, non bisogna sottovalutare la minaccia Isis, ancora capace di colpire con attentati terroristici l'occidente nonostante le ultime battute d'arresto sul campo di battaglia.