Il risveglio dei cattolici
In Francia dalle primarie alla Manif pour tous è in corso un sussulto del religioso
Mentre i numeri sulla cristianofobia, taciuti dalla maggior parte dei media, continuano a peggiorare, in Francia c’è una maggioranza silenziosa che rifiuta il pensiero secolarista dominante, e che in questo frangente finale di governo socialista sta facendo sentire la sua presenza in maniera sempre più forte. E’ il “risveglio dei cattolici”, ha scritto questa settimana il magazine Express. E’ il sussulto della Francia profonda, dei terroir e delle abbazie, contro quel mondo parigino, laicista e devoto al multiculturalismo, che li ha a lungo disprezzati, guardati con sussiego, qualificati cittadini di serie B, come Libération che due settimane fa, per commentare le primarie, ha titolato: “Aiuto, Gesù sta tornando!”.
Il ritorno della Manif pour tous e delle sue battaglie contro la rivoluzione arcobaleno di Hollande; il boom di vendite dei libri di Philippe de Villiers sull’islamizzazione strisciante che logora la Francia “figlia primogenita della chiesa”; la rinascita della dimensione religiosa nei giovani tra i 18 e i 30 anni (inchiesta del settimanale la Vie); la rivendicazione della forte identità cristiana della Francia; l’ascesa nel Front national della giovane cattolica Marion Maréchal-Le Pen; e ovviamente la vittoria di François Fillon alle primarie della destra francese.
Per l’Express, il candidato dei Républicains alle presidenziali del 2017 è l’“uomo provvidenziale” dei cattolici, il filosofo Paul Thibaud parla di un “cattolicesimo culturale” persistente, al tempo stesso inquieto per i grandi stravolgimenti della società e desideroso di valori. E’ il ritorno inaspettato del religioso nella secolarizzata società francese.