L'Europa tra Trump e Putin
L’asse tra Mosca e Washington si rafforza, ma che cosa ci guadagna l’Ue? Un girotondo di opinioni, tra vasi di terracotta e un “sottosopra” che conviene
Con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, la Russia è diventata centrale nel dibattito internazionale. Non si tratta soltanto del ruolo che Vladimir Putin può avere avuto durante la campagna elettorale – Mattia Ferraresi spiega nel suo articolo i dettagli, e le contraddizioni, della questione – ma soprattutto della dialettica tra Mosca e Washington nella gestione degli affari mondiali. Dopo il grande gelo con Barack Obama, ora il capo del Cremlino aspetta di incontrare il presidente americano e se alcune perplessità permangono resta la consapevolezza che Putin ora si senta rafforzato. Questo avrà implicazioni su molti fronti, in questa pagina ci siamo occupati di chiedere ad alcuni commentatori che cosa pensano del ricasco di questa rinnovata alleanza sull’Europa. Il nostro continente ha vissuto un anno difficile e il 2017 rischia di esserlo ancora di più: che cosa guadagna l’Unione europea da un dialogo tra Putin e Trump?
Ecco il girotondo di opinioni