La tregua sospesa ad Aleppo aggiunge confusione alla disperazione siriana
Secondo l'Onu ci sarebbero ancora 50mila persone che attendono di lasciare la città. I media di stato siriani accusano i ribelli di non aver rispettato gli accordi
Almeno seimila persone tra civili e ribelli avrebbero lasciato Aleppo est dopo la riconquista da parte del governo siriano, ma secondo l'Onu circa 50 mila sarebbero ancora intrappolate in città. L'evacuazione questa mattina è stata sospesa per “motivi di sicurezza”. Stando a quanto riporta la Bbc, in virtù di un accordo mediato da Russia e Turchia, gli oppositori del gruppo Jabhat Fath al Sham, assediati principalmente nella provincia di Idlib, avrebbero accettato l'evacuazione dei feriti dai villaggi di Foua e Kefraya, dove vivono all'incirca 20 mila persone, in maggioranza sciiti lealisti.
Perché l'evacuazione si è fermata? Al momento le notizie sono frammentarie. La Russia, alleato chiave del governo siriano, dice che l'evacuazione è stata completata, e parla di circa 9.500 persone liberate. Dati non confermati dalla Turchia: Ankara afferma che sono ancora in tanti ad attendere di lasciare Aleppo. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha spiegato che sono in corso “consultazioni” con Russia e Iran, altro alleato chiave di Assad. Un ufficiale siriano che ha parlato all'agenzia Afp in condizione di anonimità ha detto che l'evacuazione è stata sospesa “perché i miliziani non hanno rispettato le condizioni dell'accordo”. Secondo i media di stato siriani, i ribelli avrebbero provato a portare fuori da Aleppo prigionieri e armi pesanti mentre abbandonavano la città.
Secondo la rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità in Siria, Elizabeth Hoff, “ci sono ancora moltissime donne e bambini, anche sotto i cinque anni, che hanno bisogno di lasciare la città", ha detto telefonicamente da Aleppo ovest, in mano al governo, "Si sono riuniti nei punti dove autobus e ambulanze li stavano aspettando, ma a causa dell'interruzione delle operazioni di evacuazione sono stati costretti a tornare nelle loro case, e questo ci preoccupa molto”. Oggi Damasco avrebbe chiesto all'OMS e ad altre organizzazioni non governative di lasciare Aleppo.