Quello che resta del mercato di Tultepec, in Messico, dopo le esplosioni (foto LaPresse)

Messico, esplosioni in un mercato di fuochi d'artificio: 31 morti e decine di feriti

Redazione

A Tultepec, cinquanta chilometri dalla capitale Città del Messico, in questi giorni il viavai di persone era notevole. Tra le vittime anche molti bambini

Almeno 31 morti e 72 feriti, di cui alcuni gravi, per una serie di esplosioni a catena in un mercato di fuochi d'artificio a Tultepec, a circa 50 chilometri dalla capitale Città del Messico. È solo l'ultimo bilancio delle autorità locali, ma il numero delle vittime, tra cui si contano già 25 donne e anche molti bambini, potrebbe aumentare. Tre bimbi, che hanno riportato ustioni gravissime in gran parte del corpo, saranno trasferiti negli Stati Uniti per il ricovero in strutture specializzate. Ci sono anche decine di dispersi, forse un centinaio, e parecchi cadaveri sono irriconoscibili. Le immagini amatoriali filmate da José Luis Tolentino immortalano lo scoppio in rapida successione di fuochi di vari colori e un'altissima colonna di fumo che oscura il cielo.




Le proporzioni della tragedia sono notevoli perché il mercato di San Pablito, di cui non è rimasto più nulla dopo che le fiamme sono state domate, è una vera e propria attrazione turistica, specialmente a pochi giorni dalle festività. Del resto la zona di Tultepec vive essenzialmente con il materiale pirotecnico. Nei prossimi mesi i commercianti pensavano di vendere ben cento tonnellate di fuochi d'artificio, e i magazzini erano tutti pieni. Oltre ai vigili del fuoco, è stato necessario l'impiego di diversi militari per completare le operazioni di soccorso. Non si conoscono ancora le cause dell'incendio, sul quale sta già indagando la procura. Appena otto giorni prima della tragedia, il mercato era stato definito "il più sicuro dell'America Latina".


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