Ada Colau, sindaco di Barcellona (foto LaPresse)

Podemos e la Barcellona “smilitarizzata”

Redazione

Goffa offensiva anti militari del sindaco Ada Colau, tra fiere e sierre

Ai bambini piacciono i militari. La guerra vera è un’altra cosa, ma le divise, le parate, le fanfare, in modica dose, mettono allegria. Un pacifista convinto come Herbert George Wells era anche un grande sostenitore dei “war game” come cura catartica al militarismo eccessivo, e se oggi soldatini e armi non sono più tra i regali più gettonati per Natale è perché si sono diffusi al loro posto i videogame in cui si fa la guerra su uno schermo. Al Salone dell’Infanzia di Barcellona, che si apre domani e andrà avanti fino al 4 gennaio, gli stand “militari” sono per tradizione i più frequentati, proprio per la possibilità che danno ai piccoli di “provare” i mezzi di soldati e poliziotti. I quali sono, come si sa, sempre più visibili, dispiegati in tutta Europa nelle strade e non soltanto nelle fiere, in funzione di sicurezza, per evitare repliche della strage di Berlino. Il controllo del territorio ha permesso ai due agenti italiani di bloccare lo stragista Anis Amri, e anche a Madrid la polizia sta pattugliando in forze, ritirando fuori le armi lunghe accanto alle pistole.

 

 

A Barcellona però il sindaco Ada Colau ha annunciato la cacciata di tutti i militari dal Salone dell’Infanzia, in cui erano presenti dal 2002: non solo gli stand di esercito, polizia nazionale e guardia civile, forze “spagnole”; ma anche di mossos d’esquadra e Guardia Urbana, polizia regionale e municipale. Antica teorica delle occupazioni, in area Podemos, la Colau, con la sua amministrazione, è stata capace di ipotizzare che la famosa Sagrada Familia fosse abusiva, o di mandare la polizia a sgomberare gli “okkupas” che avevano preso gli slogan sul “diritto alla casa” troppo sul serio. Ora la Colau vuole la “smilitarizzazione” completa di Barcellona, e dopo l’ordine di “ricentrare il Salone verso attività più ludiche e di ozio” ha pure annunciato che vorrebbe “demilitarizzare” il Salone dell’Insegnamento del prossimo marzo, malgrado lì gli stand di Forze armate e polizia abbiano un’importante funzione di informazione per i diplomati in cerca di lavoro. Ada Colau ha anche chiesto la fine delle manovre militari sulla Sierra de Collserola, attorno alla città. Risposta dei comandi: “Non se ne parla. Queste attività servono ai militari per prepararsi a reagire alle minacce sulla società e a permettere ai cittadini di vivere in libertà e sicurezza”.

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