In Francia vogliono cancellare la kippah. E la nostra libertà
Aggressione antisemita a due ragazzi a Parigi. Gli ebrei e i “canarini nella miniera”
Due ragazzi ebrei con la kippah a Saint-Denis, la grande banlieue di Parigi, sono stati prima insultati dagli occupanti di un’altra auto, che li hanno costretti a fermarsi al grido: “sporco ebreo, ti ammazzo”. Poi hanno colpito i due ebrei. Il padre dei giovani, Armand Azoulay, presidente della comunità ebraica della vicina Bondy, ha parlato di una violenza “bestiale”. Uno dei due ragazzi avrebbe rischiato l’amputazione di un dito.
Sono in tanti, troppi, a voler togliere la kippah agli ebrei francesi. Qualche giorno fa Marine Le Pen aveva chiesto agli ebrei di non esporre i simboli del loro culto per difendere la laicità dall’islam radicale. Intanto gli islamisti si portano avanti con il loro nelle grandi periferie francesi. “I paesi europei non capiscono le esigenze di sicurezza delle comunità ebraiche”, si erano lamentati diversi leader ebrei a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. Secondo Peter Neumann, direttore del Centro Internazionale di studi sulla radicalizzazione, “gli ebrei rimangono l’obiettivo principale dei jihadisti”. Poi quella frase: “Gli ebrei assumono il ruolo di canarino in una miniera di carbone”, ha detto Neumann. Un canarino di cui l’intera società dovrebbe preoccuparsi, perché questo è di solito l’indicatore di una crisi molto più grande”. È questo il significato della kippah, è il pegno della nostra libertà, esattamente come la croce che scompare dai campanili delle chiese di Mosul. 40 mila ebrei francesi hanno preso la strada per Israele in dieci anni. Una buona notizia per lo stato ebraico. Pessima per l’Europa. Indossiamola, quella kippah, mentre tutti gliela vogliono togliere.