Non solo sicurezza. Ecco le misure protezionistiche nell'Electronic ban di Trump
Esiste una minaccia concreta dell'Isis, dicono fonti dell'Amministrazione. Ma il provvedimento che vieta dispositivi elettronici sugli aerei provenienti da dieci aeroporti mediorientali e africani ha anche conseguenze economiche
[Articolo aggiornato in redazione alle 15:48] Dopo l'annuncio del provvedimento del governo americano per limitare il trasporto di pc e altri strumenti elettronici sugli aerei in partenza da alcuni aeroporti mediorientali e africani, una fonte della Casa Bianca ha riferito alla Abc che alla base della decisione esistono minacce concrete dello Stato islamico. L'organizzazione terroristica starebbe progettando un attacco esplosivo su un volo di linea diretto in America, ha spiegato Eric Swalwell, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della California: "Alcuni gruppi terroristi in America e fuori dall’America stanno lavorando per abbattere un aereo americano. Questo è uno dei loro principali obiettivi e stiamo facendo di tutto per evitare che ciò accada”.
Fino a oggi, l'Amministrazione americana non aveva spiegato a quale minaccia concreta alla sicurezza fosse legato il divieto.
Nello spiegare la misura, il Dipartimento della Sicurezza interna degli Stati Uniti ha dichiarato di "aver ragione di essere preoccupato" per il possibile interesse dei terroristi a colpire hub aerei di passeggeri, ma non ha fatto riferimento a nessuna specifica minaccia, come hanno detto a Bloomberg diversi analisti. Gli stessi sostengono che ai terroristi basterebbe cambiare aeroporto per raggiungere gli obiettivi americani. Inoltre, secondo alcuni pareri raccolti dal Guardian, la minaccia di un attacco non è in ogni caso scongiurata perché i materiali esplosivi potrebbero essere trasportati anche nei bagagli imbarcati.
C’è poi un’altra debolezza nel provvedimento, cioè l'esclusione degli smartphone, che sempre secondo alcuni esperti, hanno la stessa capacità esplosiva degli altri strumenti oggetto del divieto. Un'accortezza che invece non ha dimenticato di tenere presente l'Inghilterra, quando ieri ha dato seguito a un provvedimento simile a quello americano, valido anche per alcuni telefoni.
Dal punto di vista commerciale invece, ci potrebbero essere impatti sulle compagnie aeree del Golfo, che da qualche anno stanno mettendo in difficoltà quelle occidentali e specialmente statunitensi. Tra queste ci sono sicuramente Emirates, Etihad Airways e Qatar, che insieme a Turkish Airlines sono tra i maggiori operatori colpiti, mentre nessuna compagnia statunitense vola dalle città coinvolte. Il motivo per cui le compagnie americane vorrebbero contenere la concorrenza mediorientale è che queste ultime sono ben organizzate nel fornire collegamenti tra l'Asia e l'Europa, offrendo alternative convenienti ai passeggeri.
Già lo scorso 9 febbraio Trump aveva incontrato i dirigenti di alcune compagnie aree promettendo loro di aiutarli a competere con le compagnie straniere, finanziate dai rispettivi governi.
Il provvedimento del Regno Unito è invece diverso perché non include Qatar ed Emirati Arabi Uniti, al centro della controversia, mentre inserisce nella lista degli strumenti proibiti anche i telefoni più grandi di 16 cm. Anche il Canada sta valutando di introdurre misure simili.