Steve Bannon rimosso dal Consiglio della sicurezza nazionale
Trump ha deciso di rimuovere il suo capo stratega dall'importante ruolo che rivestiva. Secondo fonti della Casa Bianca Bannon era in Consiglio per tenere d'occhio Flynn
Donald Trump ha deciso di rimuovere il suo capo stratega Steve Bannon dal Consiglio della sicurezza nazionale, l'organo che fornisce al presidente tutti gli elementi utili ad assumere le decisioni più delicate in tema di sicurezza, difesa e politica estera.
La scelta di inserire Bannon in Consiglio risale a gennaio ed era stata ritenuta da più fronti inusuale, criticata dai repubblicani e dai democratici temendo che Bannon potesse politicizzare le decisioni del consiglio. Bannon è infatti il guru dell'alt-right, considerato uno degli uomini centrali nella vittoria del miliardario alle presidenziali, Ceo della campagna presidenziale di Donald Trump e in passato a capo di Breitbart, il sito di notizie punto di riferimento della nuova destra americana che ha portato alla vittoria di Donald Trump.
Fonti della Casa Bianca forniscono una loro versione della rimozione di Bannon: l'uomo di fiducia di Trump, che resta suo consigliere e capo stratega, era stato inserito nel più importante organismo della Casa Bianca allo scopo di tenere d'occhio Flynn – di cui Trump non si fidava da prima che scoppiasse il Russiagate – ma ora che c'è McMaster la sua presenza sarebbe inutile. Inoltre, secondo la fonte della Casa Bianca citata da Bloomberg, Bannon non avrebbe mai partecipato alle riunioni del Consiglio.