Lavrov a Washington scherza sul caso Comey: "Perché, è stato licenziato?"
"E' stato cacciato? Sta scherzando? Sta scherzando?". Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, arriva alla Casa Bianca per incontrare il segretario di stato americano Rex Tillerson e scherza con la stampa sulla notizia del giorno, il licenziamento di James Comey, direttore dell'Fbi. La mossa di Donald Trump, improvvisa al punto che lo stesso Comey ne è venuto a conoscenza dalla televisione mentre si trovava a Los Angeles, non influenzerà le relazioni col Cremlino e non ha niente a che fare con le relazioni con la Russia, fanno sapere da Mosca. In realtà è indubbio che Tillerson e Lavrov abbiano affrontato il caso Comey e che l'argomento sarà ripreso anche in occasione dell'incontro di domani tra il ministro russo e Trump. L'ormai ex capo dell'Fbi indagava sui rapporti tra l'Amministrazione americana e il Cremlino durante la campagna elettorale, anche se il presidente l'ha giustificata legalmente con l'inchiesta delle mail private di Hillary Clinton hackerate. Al centro della discussione tra Tillerson e Lavrov ci sarà la crisi siriana, per tentare di rientrare da un periodo di gelo diplomatico tra Russia e Washington che ha raggiunto l'apice con l'attacco chimico lanciato dal governo di Damasco in Siria del mese scorso.