La May non molla e annuncia un nuovo governo con gli irlandesi
Avanti con la Brexit, insieme al Democratic Unionist Party. "Siamo gli unici a poter formare un governo legittimo" per garantire "certezza" al paese
Dopo un breve colloquio a Buckingham Palace, Theresa May ha annunciato che formerà un governo con il supporto dei Democratic Unionisti Party. In questo modo i 318 seggi dei Tory andrebbero a sommarsi con i 10 degli irlandesi, arrivando ad ottenere 328 seggi, solo due in più oltre la soglia della maggioranza. I Tory, ha detto la May, sono l'unico partito a poter formare un governo "legittimo" per garantire "certezza" al futuro del paese. "Lavoreremo con gli amici e alleati" del Democratic Unionisti Party, ha detto durante la conferenza stampa, anche se non ha fornito nessun dettaglio sugli accordi fra i due partiti. Confermati invece tre dei principali ministri del precedente governo May: Philip Hammond resta cancelliere dello Scacchiere, cioè ministro delle Finanze; Boris Johnson mantiene l'incarico di responsabile degli Affari esteri e David Davis di ministro della Brexit.
Accompagnata dal marito Philip, la May ha pronunciato il suo breve discorso davanti al numero 10 di Downing Streeet. Anche l'incontro con la regina è stato breve, secondo il Guardian è durato solo 15 minuti. Brexit e sicurezza dopo gli ultimi attentati sono stati ancora al centro delle parole della May, apparentemente ottimista nonostante la totale incertezza che scaturisce dai numeri. "Guiderò il paese attraverso i cruciali negoziati per la Brexit che inizieranno fra dieci giorni e realizzerò la volontà del popolo britannico portando il Regno Unito fuori dall'Unione Europea", ha detto, promettendo una "Brexit di successo" con una "nuova partnership con l'Europa che garantisca una prosperità a lungo termine". Il governo lavorerà per mantenere il paese "sicuro", ha spiegato, "schiacciando l'ideologia dell'estremismo islamico e tutti quelli che la sostengono". "Il paese ha bisogno più che mai di certezze. Avendo ottenuto il maggior numero di voti e di seggi alle elezioni generali, è chiaro che i Conservatori e gli Unionisti sono legittimati a darle".