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La regina Elisabetta rivela tutta la debolezza della May

Redazione

Nel tradizionale discorso di inizio legislatura ha tenuto banco la Brexit: lavoreremo per "the best possible deal". Ma tra una parte dei Tories si fa largo l'idea che "No deal is better than a bad deal". Il principe Filippo non presenzia 

Può ufficialmente iniziare la sessione parlamentare di Theresa May e del suo governo, dopo che oggi a Westminster la regina Elisabetta ha tenuto il tradizionale discorso con cui si rende noto il programma di governo. Centrale, e non poteva essere altrimenti, il tema della Brexit, a cui sono dedicati otto punti su 27. Le norme serviranno ad abolire il Codice della legge del 1972, che aveva incorporato la legislazione europea nel diritto britannico, riscrivendo le leggi inglesi in settori come il commercio, la sicurezza energetica con la gestione del nucleare, l'immigrazione (e la libera circolazione dei cittadini comunitari), la pesca e l'agricoltura, le dogane e le sanzioni internazionali. "La priorità del governo è quella di ottenere il miglior accordo possibile”, ha detto la regina. “I ministri si impegnano a lavorare per costruire il più ampio consenso possibile riguardo al futuro del paese fuori dell'Unione", ha continuato. Nel frattempo nelle fila dei conservatori sembra però vacillare l'unità sulla linea da tenere nei negoziati. Come riporta Reuters, si fa spazio nei Tories l'idea che invece di portare a casa un risultato poco conveniente, sarebbe meglio far saltare la Brexit: “No deal is better than a bad deal”, ha riportato martedì Sky News. In ogni caso, la regina ha indicato che il passaggio di giurisdizione sarà fatto tentando di garantire "ove possibile, le stesse regole” per “massimizzare la certezza per gli individui e le imprese", evitando così discontinuità che potrebbero nuocere soprattutto agli affari.

   

A differenza dal solito, il discorso si è riferito agli obiettivi dei prossimi due anni e non di uno solo, abbandonando la maggior parte delle misure contenute nel programma elettorale dei conservatori, anche in ragione dei risultati elettorali raggiunti alle urne. Fuori dal tema Brexit, tra le proposte principali la regina ha parlato di un disegno di legge sulla violenza domestica, che dovrebbe tra l'altro controllare la risposta delle autorità in caso di denuncia, e un disegno di legge sulla protezione dei dati e il diritto all'oblio.

   

Secondo diversi analisti, il discorso della regina Elisabetta è una metafora del difficile percorso che attende Theresa May e la sua squadra, con il tema della Brexit che ha assorbito quasi un terzo dell'intera agenda. Poco cerimoniale e più contenuti, osserva la Bbc, che sottolinea come l'arrivo in auto invece che a cavallo e il non indossare abiti da cerimonia sarebbero scelte ponderate e simboliche: sembra che quest'ultimo Queen's Speech indichi più la caduta in disgrazia della May che la sua incoronazione politica. Alla cerimonia non era presente il principe Filippo, ricoverato da ieri sera in ospedale, perciò ad accompagnare la regina c'era il figlio, il principe Carlo.

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