Alexei Navalny. LaPresse/Reuters

Navalny è stato escluso dalle presidenziali russe

Redazione

Il leader dell'opposizione russa, attualmente in carcere, non potrà concorrere alle elezioni perché condannato per appropriazione indebita 

Il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali del prossimo anno a causa delle sue condanne penali. Secondo la Commissione elettorale centrale russa, "Navalny non ha il diritto di suffragio passivo", cioè il diritto di potersi candidare a elezioni politiche o amministrative. Già nel 2016, in occasione del voto parlamentare, l'attivista era stato escluso dalla candidatura con la stessa motivazione, riconducibile alle condanne ricevute per appropriazione indebita. Navalny si trova attualmente in carcere, dopo essere stato arrestato, dieci giorni fa, e condannato a 30 giorni per avere organizzato una manifestazione non autorizzata. In quell'occasione sono state fermate altre centinaia di persone in tutto il paese, partecipanti alle diverse manifestazioni organizzate lo stesso giorno in cui si celebrava la Giornata della Russia.

   

L'ultima condanna che ricevuta dall'oppositore di Putin, per la quale è stato estromesso dalla corsa presidenziale, risale a febbraio ed è per appropriazione indebita. La Corte europea per i diritti dell'uomo aveva già dichiarato ingiusta una precedente condanna emessa per lo stesso motivo. Secondo quanto riporta la Bbc, Navalny farà appello alla Corte, sostenendo che secondo la Costituzione una sentenza del genere non basta a perdere il diritto di suffragio passivo.

     

Alle prossime elezioni, stando così le cose, l'attuale presidente Vladimir Putin avrebbe campo libero, anche se non ha ancora ufficializzato la sua candidatura. Sarebbe il suo quarto mandato come presidente, ma è dal 2000 che ricopre un ruolo di primo piano sulla scena russa, essendo stato precedentemente primo ministro.