Mind the gap! Come tappare il buco da 12 miliardi che ci lascerà la Brexit
La Commissione cerca i soldi per fare fronte a quelli che il Regno Unito non verserà più nelle casse di Bruxelles. Si prevedono più fondi a immigrazione e sicurezza
Il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, ha presentato oggi a Bruxelles il Libro Bianco sul futuro delle finanze dell'Unione, e ha dichiarato che nel prossimo quadro finanziario pluriennale dell'Ue, dopo il 2020, "ci saranno nuove sfide”: al primo posto nelle priorità europee c’è “la protezione delle frontiere, le politiche per i migranti e i rifugiati, l'assistenza allo sviluppo, per ridurre i flussi migratori nel prossimo decennio”. Il processo di divorzio della Gran Bretagna da Bruxelles, che dovrebbe concludersi nel 2019, creerà “un buco di 9-12 miliardi di euro l'anno", ha sottolineato Oettinger. Secondo il commissario "dovremo controllare le frontiere e proteggere i confini”, bisognerà trovare un modo per “colmare questi gap”.
"Abbiamo la possibilità – ha aggiunto Oettinger – di fare un piano settennale, come adesso, oppure di cinque anni. È una cosa su cui dobbiamo decidere. Crediamo che la Commissione europea debba fare i suoi compiti a casa: dobbiamo semplificare e aumentare la flessibilità. Crediamo che saranno necessari tagli nel prossimo decennio, poiché abbiamo un grande paese che se ne va. Dobbiamo guardare a riallocare la spesa e a tagliare, ma è chiaro che solo con i tagli e con la riallocazione della spesa non sarà possibile colmare il gap lasciato dalla Brexit e non potremo finanziare i nuovi compiti che abbiamo davanti".
Ma ci sono anche vantaggi per l'Ue: il Regno Unito è un contributore netto malgrado il rebate (lo sconto negoziato negli anni Ottanta da Margaret Thatcher). Ma l’addio di Londra “eliminerà gli sconti di distorsione che la Gran Bretagna ha ricevuto, potenzialmente aprendo la strada per una revisione completa del processo di bilancio” di Bruxelles, ricorda Politico. “La Commissione potrà reindirizzare i fondi alle priorità politiche, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la difesa”.