In Polonia i pensieri di Trump sono rivolti a Russia e Corea del Nord
Il presidente americano ammette che "Mosca potrebbe aver interferito nelle presidenziali 2016". E sull'ultimo test missilistico di Pyongyang dice: "E' infame e pericoloso e dovremo occuparcene"
"Mosca potrebbe aver interferito nelle presidenziali 2016". Da Varsavia Donald Trump apre alla possibilità di un'intromissione russa nella campagna elettorale americana. Non una certezza, soltanto una possibilità. Il presidente infatti non esclude "che potrebbero essere stati altri paesi" a interferire nel voto. Certo è invece che Trump stia elaborando "insieme alla Polonia, un modo per reagire ai comportamenti aggressivi e destabilizzanti della Russia".
Affermazioni che non sono piaciute al Cremlino, che tramite il portavoce, Dmitry Peskov, ha sottolineato il proprio scetticismo: "Non siamo d’accordo con un simile approccio", ha detto Peskov ai giornalisti, aggiungendo che nel prossimo incontro in programma Trump e Putin, che si terrà domani a margine del G20 di Amburgo, "potranno scambiarsi di persona i loro pensieri sulle questioni più importanti e, cosa di maggior interesse, sarà l’occasione per intendersi e finalmente capire il vero approccio di ciascuno nelle relazioni bilaterali, non l’approccio che è diffuso dai media".
Trump in Polonia ha affrontato anche il tema terrorismo ribadendo come "l'occidente debba affrontare seriamente la questione per dimostrare la volontà di sopravvivere". Un problema che nel pensiero del presidente americano si deve allargare anche alla Corea del Nord. Per Trump il comportamento di Pyongyang – che martedì ha testato un missile intercontinentale – è "infame e pericoloso e dovremo occuparcene. Stiamo pensando a cose gravi e ci saranno delle conseguenze".