Due morti e centinaia di feriti negli scontri a Gerusalemme
Lanci di pietre, gas lacrimogeni e cannoni ad acqua durante i disordini avvenuti nella "giornata della rabbia" indetta dai palestinesi - Le foto
Scontri e tensione a Gerusalemme est tra le forze israeliane e i manifestanti palestinesi, dopo che i leader musulmani e le fazioni politiche palestinesi hanno esortato i fedeli ad una "giornata della rabbia" contro le nuove politiche di sicurezza messe in campo sulla Spianata delle Moschee. Da domenica scorsa sono stati installati metal detector all'ingresso della zona, luogo santo dell’islam e dell’ebraismo, dopo l'attentato della scorsa settimana in cui sono rimasti uccisi due poliziotti israeliani. Oltre 190 feriti e almeno due morti tra i palestinesi è il bilancio provvisorio degli scontri, secondo Haaretz, che vedono fumogeni e cannoni ad acqua intenti a disperdere i musulmani armati di pietre e altri oggetti. Non sono ancora chiare le circostanze della morte dei due uomini uccisi.
L'agitazione va avanti dal primo pomeriggio e l'accesso alla Spianata è stato limitato agli uomini sopra i 50 anni e alle donne di tutte le età. Ci sono posti di blocco sulle strade di avvicinamento a Gerusalemme che fermano i bus con i fedeli diretti al santuario. Nickolay Mladenov, coordinatore speciale dell'Onu per i colloqui di pace fra Israele e palestinesi, ha fatto appello alla calma, mentre la Casa Bianca ha esortato a trovare una soluzione.
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