L'ultimo attentatore di Barcellona ancora in fuga è ricercato in tutta Europa
È caccia al 22enne Younes Abouyaaqoub, che potrebbe avere lasciato la Spagna. E' lui che guidava il furgone che ha ucciso 13 persone sulla Rambla. "E' pericoloso e potrebbe essere armato"
In Spagna continua la caccia a Younes Abouyaaqoub, il 22enne marocchino che, secondo gli inquirenti, è il guidatore dell'auto che giovedì scorso ha ucciso 14 persone sulla Rambla di Barcellona. La polizia catalana, come confermato ieri anche dal maggiore Josep Lluís Trapero, ritiene che Abouyaaqoub sia l'unico dei 12 componenti della cellula terroristica a essere ancora a piede libero. "E' pericoloso e potrebbe essere armato", ha scritto su Twitter la polizia spagnola. "La nostra priorità è catturare questo individuo ma questo non significa che non possano esserci altri arresti in futuro", ha detto Joaquin Forn, membro del governo regionale della Catalogna. Altri 4 sono stati arrestati, 5 sono stati uccisi dalla polizia a Cambrils (dopo avere ucciso una donna) e altri due sono morti all'esplosione nell'appartamento di Alcanar, mentre preparavano gli esplosivi. "Crediamo che la capacità di agire di questa cellula sia stata neutralizzata", ha spiegato Forn.
Non si sa se Abouyaaqoub sia ancora in Spagna e si sospetta che il giovane abbia già sconfinato in Francia. Per questo, la ricerca del terrorista è stata già allargata a tutta Europa. Alcune immagini registrate al mercato della Boqueria da telecamere a circuito chiuso circa 90 minuti dopo l'attentato di Barcellona mostrano un ragazzo che cammina indossando degli occhiali da sole mentre tutti gli altri passanti si allontanano correndo. Secondo la polizia si potrebbe trattare proprio di Abouyaaqoub. Poco dopo a San Just, sempre secondo le ricostruzioni della polizia, Younes ha accoltellato un uomo e gli ha rubato l'auto con la quale è in fuga. "Abbiamo abbastanza elementi per potere collegare l'accoltellamento di San Just, dove è morto un abitante di Vilafranca, e l'attentato della Rambla", ha aggiunto Forn.
Un frame delle video registrato a Barcellona dopo l'attacco e che, secondo gli inquirenti, mostra Abouyaaqoub (foto LaPresse)
La polizia anche ieri ha ripetuto che nessuno dei componenti della cellula terroristica ha avuto legami provati con altri terroristi. Al momento, quello che si sa della ricostruzione degli attentati a Barcellona e Cambrils fatta dalla polizia è che il luogo in cui si concentrano le indagini è Ripoll, oltre 100 chilometri a nord della capitale della Catalogna e non lontana dai Pirenei. E' qui che vivevano molti dei membri della cellula terroristica. Una delle due persone morte nell'esplosione di Alcanar, mentre preparavano l'arsenale esplosivo per il commando, potrebbe essere Abdelbaki Essati, l'imam di Ripoll. Con l'aiuto dei servizi di intelligence di altri paesi, le forze di sicurezza stanno indagando per chiarire il ruolo di Essati – che è stato già arrestato in passato per droga – nella cellula terroristica. Secondo la stampa locale della Catalogna, una decina di anni fa l'imam di Ripoll aveva avuto contati con altri membri legati all'estremismo islamico e nel 2006 viveva in un appartamento – condiviso con altre persone – che fu perquisito dalla polizia nel corso di un'indagine sul reclutamento di terroristi da inviare a combattere in Iraq. Si sospetta anche che Essati abbia avuto contatti con Mohamed Mrabet Fhasi, che nel 2004 aveva aiutato a fuggire uno degli attentatori di Madrid.
If you have any information about terrorist attack on #Barcelona #Cambrils [email protected] or 937285220 pic.twitter.com/nFFaJPhHR3
— Mossos (@mossos) 21 agosto 2017
L'editoriale dell'elefantino