Un altro venerdì europeo
I terroristi islamici a volte sono incompetenti, ma sono sempre troppi
Venerdì un attentatore ha messo una bomba su un vagone della metropolitana di Londra e altri due attentatori a Parigi e Lione hanno attaccato i passanti a coltellate e a colpi di martello. A Londra ci sono stati ventidue feriti leggeri, soprattutto bruciature e spintonamenti nella calca per uscire dalla stazione, a Lione due donne ferite dal martello, ma per questo venerdì europeo il bilancio si ferma qui.
E’ chiaro che lo Stato islamico ha enormi difficoltà a realizzare attentati sofisticati rispetto a prima, per esempio rispetto al novembre 2015 quando fece esplodere attentatori suicidi a Parigi. Un mese fa in Spagna l’artificiere del gruppo è saltato in aria mentre era ancora al lavoro dentro al covo e ha rovinato tutto il piano d’attacco, questa volta la bomba invece non è esplosa, tranne il detonatore – che ha causato danni assai minori. Lo stesso discorso vale per la Francia, dove due estremisti hanno scelto l’arma bianca, che è molto meno efficace di altri metodi.
Ma questa incompetenza – che un analista inglese ha chiamato “effetto quattro leoni”, dal nome del film in cui quattro terroristi pasticcioni non riescono a combinare nulla – è di pochissima consolazione. Questi attentati seguono altri attentati che seguono altri attentati. Sappiamo che la morte fisica del Califfato in medio oriente anticipa la morte ideologica dello Stato islamico che un giorno perderà la sua capacità di attrarre e di persuadere, ma ci vorrà ancora tempo e nel frattempo l’Europa è strapiena di possibili reclute del terrorismo.
Non sono allarmismi da alt-right, lo dicono i rapporti discreti dei governi. Nel Regno Unito nell’ultimo anno ci sono stati quasi quattrocento arresti, quattro attacchi riusciti incluso quello di ieri, sei attacchi sventati, e c’è una lista di elementi considerati pericolosi che include ventimila nomi. Non tutti agiranno, anzi soltanto una piccola percentuale lo farà, ma il numero è comunque ingestibile. Inoltre, la stessa fine del Califfato in Siria e in Iraq aumenta il pericolo sul breve-medio periodo da noi, non perché gli estremisti partiti per combattere torneranno (non è così facile, è più probabile che muoiano laggiù) ma perché tutti i fanatici che prima compravano un biglietto aereo di sola andata per la guerra ora non hanno più un posto da raggiungere, ma ancora hanno la pulsione letale a fare qualcosa.