Contro la polizia e per l'indipendenza. Come è andato lo sciopero generale a Barcellona
Circa trecentomila persone sono scese nelle strade della capitale catalana. Non ci sono stati scontri
A due giorni dal referendum per l'indipendenza della Catalogna, Barcellona ha scioperato per protestare contro le violenze della polizia spagnola ai seggi. La protesta è stata proclamato dai sindacati spagnoli Cgt, Iac, Intersindical Csc e Cos, ha visto la partecipazione di circa trecentomila persone, ha reso noto il comune. Anche l'80 per cento dei dipendenti pubblici si è assentato dal lavoro per scendere nelle strade del capoluogo catalano.
Non ci sono stati scontri, ad eccezione di una carica di alleggerimento alla Ramon Llull, la scuola davanti alla quale c'è stata una carica di polizia, nonostante molti manifestanti si siano dati appuntamento davanti agli alberghi che ospitano gli agenti spagnoli per chiedere la partenza della "forze di occupazione". Secondo la polizia almeno 52 strade sono state completamente bloccate e lungo le autostrade AP-7, A-7, A-2 e C-31 si sono formate code chilometriche di veicoli.
"Oggi è una giornata di protesta democratica, civica e degna. Non vi lasciate coinvolgere dalle provocazioni. Il mondo lo ha visto: siamo gente pacifica", ha tuittato il governatore catalano, Carles Puigdemont.
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