In questo mondo di hacker
La Nsa americana di nuovo “bucata”, benvenuti in una nuova epoca
La National Security Agency, l’agenzia del governo americano che si occupa di spiare e intercettare le comunicazioni altrui, si è fatta di nuovo bucare dagli hacker. In teoria dovrebbe essere uno dei luoghi più sicuri al mondo e più protetti contro gli scassinatori e invece ieri i giornali americani raccontavano che un dipendente ha portato del materiale segreto a casa e che questo materiale gli è stato rubato dal computer – dettaglio non ancora accertato, ma è terrificante – da un buco del suo programma antivirus di produzione russa che gli hacker conoscevano e hanno sfruttato. Il software è prodotto da Kaspersky Lab e non è ovviamente un caso che il governo americano abbia di recente vietato l’uso del software russo per i computer delle agenzie statali, sospetta che ci sia qualcosa di poco pulito. Questo è quindi lo stato delle cose.
L’agenzia segreta che dovrebbe difendere l’occidente non riesce a difendere i suoi dati, il dipendente che dovrebbe lavorare per il governo americano forse è una spia (perché ha portato quel materiale fuori?) e il programma antivirus russo che dovrebbe difenderti dagli hacker forse è d’accordo con loro. Il che ci porta a tre considerazioni, come minimo. Numero uno, il governo americano continua a essere trafitto da queste incursioni da dentro. Dopo il caso di Edward Snowden, “eroe della trasparenza” ospitato in una casa di Mosca, l’anno scorso un altro contractor ha portato fuori dall’agenzia una quantità enorme di dati molto delicati, e tra questi c’erano anche informazioni a proposito degli “strumenti del mestiere” più segreti usati dalla Nsa per fare intercettazioni, che da un anno un gruppo anonimo chiamato Shadow Brokers continua a mettere su internet. C’è un problema di personale, per dirla con un eufemismo. Numero due, la questione Kaspersky è sempre più torbida: il fondatore della casa produttrice ha lavorato con l’intelligence russa, gli americani si chiedono se i suoi programmi non siano compromessi, per ora non hanno trovato nulla. Numero tre, se anche la Nsa ha dei problemi di sicurezza informatica varrebbe la pena fare un controllo in casa per vedere se computer e telefonino sono a posto e aggiornati con le misure di sicurezza. Anche in questo caso vale la regola dell’antifurto della macchina. Se vogliono, i ladri possono superare qualsiasi sistema, ma che almeno si debbano sudare la nottata.
La prossima Commissione