In Corsica hanno vinto i nazionalisti
Al secondo turno delle elezioni di domenica ha trionfato la coalizione “Pe’ a Corsica” di Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni, che ora rilancia le sue ambizioni di una maggiore autonomia dalla Francia
Nel ballottaggio per le elezioni territoriali di domenica 10 in Corsica ha trionfato la coalizione nazionalista, che ora rilancia le sue ambizioni di una maggiore autonomia dalla Francia. “Pe’ a Corsica” di Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni ha vinto il secondo turno delle elezioni territoriali in Corsica con il 56,5 per cento dei voti. Una vittoria attesa alla vigilia ma di dimensioni che il capolista Simeoni ha definito "straordinarie", dopo il trionfo al primo turno con il 45,36 per cento. Dal primo gennaio del 2018 ci sarà una riorganizzazione territoriale della Corsica: come abbiamo scritto su queste colonne "le elezioni sono state molto seguite in Francia perché per la prima volta nella loro storia i corsi hanno votato per un’entità amministrativa unica. Storicamente la Corsica è sempre stata divisa in due parti, a nord il dipartimento dell’Haute-Corse, con capoluogo Bastia, e a sud il dipartimento della Corse-du-Sud, con capoluogo Ajaccio. Dal primo gennaio 2018 i due dipartimenti saranno fusi, e per la prima volta dall’epoca romana l’isola verrà governata da un esecutivo unico con sede ad Ajaccio. La collettività è governata dal 2015 da un’alleanza formata da autonomisti (che controllano il consiglio esecutivo con Gilles Simeoni) e indipendentisti (che hanno ottenuto la presidenza dell’assemblea con Jean-Guy Talamoni)".
Al sindaco di Bastia, Simeoni, e all'ex combattente indipendentista Talamoni, sono andati al secondo turno anche i voti dell'indipendentista "U Rinnovu", noto come il partito dei "duri". Enormemente attardate le altre liste in corsa: la destra regionalista di Jean-Martin Mondoloni (16,55 per cento) i Republicains di Valerie Bozzi (13,3 per cento) e i macronisti de La Republique en Marche di Jean-Charles Orsucci (13,3 per cento). Dopo la vittoria, Simeoni ha detto che "Parigi avrà oggi una misura di ciò che sta accadendo in Corsica". Domenica notte il primo ministro francese Edouard Philippe ha chiamato il leader autonomista per fargli le "congratulazioni repubblicane" e dirgli di essere disponibile "a riceverlo". Anche il ministro dell’Interno del governo Macron, Gérard Collomb, ha voluto assicurare "ai nuovi eletti la disponibilità del governo, in uno spirito di ascolto, dialogo e rispetto reciproco".