In Lituania Shinzo Abe rende omaggio allo Schindler giapponese
Prima visita in assoluto di un premier nipponico nel paese baltico per ricordare la memoria del diplomatico che nel 1940 rischiò la vita per salvare 6mila ebrei polacchi e lituani dall'Olocausto
Sabato, il premier giapponese Shinzo Abe è arrivato in Lituania per rendere omaggio a un diplomatico nipponico, Chiune Sugihara, che durante la Seconda guerra mondiale salvò 6mila ebrei dallo sterminio nazista. Si tratta della prima visita ufficiale di un premier giapponese nel paese baltico: "Il gesto coraggioso e umanitario di Sugihara è per noi esempio di come dovremmo sopravvivere in questo mondo, dove l'ordine internazionale basato sullo stato di diritto è messo in pericolo in vario modo", ha detto Abe parlando da Kaunas, capitale della Lituania.
Sugihara (qui trovate un suo lungo ritratto) è stato insignito degli onori di "Giusto fra le nazioni" dal museo israeliano di Yad Vashem, insieme ad altre 22mila persone che si sono distinte per avere aiutato altri ebrei a sfuggire dall'Olocausto. Mettendo in pericolo la sua vita, quella della sua famiglia e la sua stessa carriera, il console giapponese emanò in pochi giorni migliaia di visti a beneficio della comunità ebraica polacca e lituana. Tra il 31 luglio e il 28 agosto 1940 furono in 6mila a trovare rifugio in Giappone, passando attraverso la Russia, grazie all'aiuto eroico di Sugihara. Nonostante fosse alleato della Germania nazista, il Giappone non condivideva con Berlino il suo piano antisemita. Esistevano comunque dei limiti precisi per potere ottenere il visto giapponese, primo fra tutti, quello di avere denaro sufficiente. Nonostante nessuno dei richiedenti asilo avesse fonti di reddito adeguate, Sugihara sfidò le leggi giapponesi e per 29 giorni firmò permessi per migliaia di persone.
La storia di Sugihara oggi è nota in Israele, in Giappone, e tra la comunità ebraica di Lituania e Polonia. Meno nel resto del mondo. L'anno scorso a Netanya, capitale della pianura costiera di Sharon, c’è stata una cerimonia pubblica per celebrare i trent’anni dalla morte dell’eroe giapponese, e per inaugurare una strada dedicata a Sugihara san – detto Sempo, come lo chiamano ancora oggi gli israeliani.
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