Sui confini della Nuova Europa
Con l'arrivo della Brexit cambierà la vita dei porti, dei collegamenti, delle regioni che si affacciano sulla Manica – mentre la questione nordirlandese è al momento sopita ma non risolta. Qualche spunto dalle prossime frontiere
La Brexit, le riforme dei Trattati, la rifondazione dell'Europa. L'Unione europea nel 2018 inizia a cambiare la sua faccia, vuole arrivare al prossimo anno con un'altra espressione, approfittando della convergenza economica positiva e dello slancio riformatore dei suoi leader. Emmanuel Macron, presidente francese, aspetta che a Berlino – dove sta la sua “Angelà” Merkel – si formi un governo e intanto mette le basi per alleanze e sodalizi votati alle riforme. Macron ha scelto la via dei bilaterali, con l'Italia e con l'Inghilterra, mentre cerca di investire sugli interessi comuni con le varie aree regionali europee.
Ai confini c'è un gran fermento. Con l'arrivo della Brexit cambierà la vita dei porti, dei collegamenti, delle regioni che si affacciano sulla Manica – mentre la questione nordirlandese è al momento sopita ma non risolta. Come saranno allora le frontiere di questa nuova Europa? Chi le gestirà, e come? Soprattutto: chi pagherà per questa ridefinizione dei confini? Ecco qualche spunto.
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