In Francia la polizia sciopera per chiedere più sicurezza
Dopo alcune aggressioni ai danni degli agenti, i sindacati bloccano alcuni istituti penitenziari. Tensioni tra le guardie carcerarie e i poliziotti in tenuta antisommossa
Oggi in Francia le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria hanno indetto uno sciopero per chiedere maggiori garanzie di sicurezza e miglioramenti salariali. In attesa di essere ricevuti dal ministro della Giustizia Nicole Belloubet, che ha proposto alcune soluzioni ai sindacati senza raggiungere alcun accordo, fuori dalle principali prigioni del paese stanno avendo luogo scontri e proteste. Secondo Le Monde i sindacati hanno paralizzato 27 istituti penitenziari, mentre lo sciopero è in corso in 130 (su un totale di 188 carceri). A Fleury-Mérogis (Essonne), la più grande prigione d'Europa con oltre 4.300 detenuti, circa 150 guardie si sono riunite in mattinata bloccando l'accesso con barricate fatte di pneumatici e pallet. A cercare di contenere i disordini delle guardie, c'è la polizia in tenuta antisommossa.
Il clima si è inasprito dopo l'ultima aggressione, avvenuta domenica sera, ai danni di alcune guardie nel carcere di Longuenesse, nel nord del paese, dove un detenuto ha ferito gli agenti colpendoli con la gamba di ferro di un tavolo. La questione delle scarse tutele e della sicurezza della polizia in Francia è tornata attuale dopo che a Capodanno due poliziotti sono stati aggrediti e pestati da un gruppo di ragazzi a Champigny-sur-Marne, una banlieue della regione parigina.
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