Ivanka, "la ragionevole"
Due donne guidano lo charme offensive di America e Corea del nord
Sarà Ivanka Trump, la first daughter americana, a presenziare alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang domenica prossima. Considerata negli ambienti diplomatici asiatici la parte “più ragionevole” dell’Amministrazione Trump, è attraverso di lei che la Casa Blu di Seul cercherà di riavvicinarsi a Washington. Il primo problema è quello di spiegare alla rappresentante dell’Amministrazione Trump la calorosa accoglienza riservata alla donna che è stata definita “l’Ivanka nordcoreana”, la sorella del leader Kim Jong-un, che due settimane fa ha partecipato alla cerimonia d’apertura dei Giochi e poi è stata invitata a un pranzo ufficiale a Palazzo. L’America di Trump è ancora ferma su una politica di isolamento e pressione nei confronti di Pyongyang, nonostante i tentativi di dialogo sostenuti da Seul. C’è poi la questione dei dazi, che ha deteriorato ancora di più il tormentato rapporto tra il presidente Moon Jae-in e Trump. Il Chosun Ilbo, giornale conservatore del Sud, ieri scriveva che il governo è pronto a stendere il tappeto rosso per Ivanka, che in Asia non è soltanto la figlia del presidente ma anche un’imprenditrice di successo e soprattutto un’icona di stile. Seul ha imparato la lezione dal primo ministro Shinzo Abe, che attraverso Ivanka è riuscito ad avere un rapporto privilegiato con Washington e Trump. La figlia del tycoon cenerà alla Casa Blu, forse nella stessa sala dove ha pranzato la sorella di Kim. Lo charme offensive asiatico è tutto nelle mani di due donne.