Alle prime elezioni la Colombia cancella politicamente le Farc
Gli ex guerriglieri, ora partito politico, ottengono solo lo 0,4 per cento dei voti. Maggioranza al Centro Democratico dell'ex presidente Uribe, feroce avversario dell'accordo con il gruppo rivoluzionario
I partiti conservatori, contrari all'accordo di pace del 2016 con i ribelli delle Farc, hanno chiuso in testa le elezioni politiche di domenica 11 marzo in Colombia. Ma i vincitori si trovano senza maggioranza al termine di una votazione storica cui hanno preso parte per la prima volta gli ex guerriglieri delle Farc, ora un partito politico. Il Centro Democratico del senatore ed ex presidente Álvaro Uribe, feroce avversario dell'accordo con il gruppo rivoluzionario, ha ottenuto la maggioranza dei voti, raccogliendo 19 seggi al Senato e 33 alla Camera dei deputati. Il centro e la sinistra hanno raggiunto risultati storici, stando ai risultati disponibili sinora, con il 90 per cento delle schede scrutinate.
Alle Farc è andato solo lo 0,4 per cento dei voti, come ampiamente previsto da quasi tutti gli osservatori internazionali. Ma al gruppo comunista sono garantiti alcuni seggi dall'accordo di pace. Il partito è stato formato lo scorso settembre dopo il disarmo di settemila guerriglieri. Se da una parte il voto indica che la popolazione è ancora divisa sul tema della pacificazione nazionale – anche perché nei loro oltre 50 anni di attività si stima che le Farc abbiano causato la morte di più di 250 mila persone –, d'altro canto questi risultati sottolineano che non importa quanta influenza abbiano esercitato sul paese durante il conflitto, ora i guerriglieri hanno deposto le armi, e il loro potere è quasi scomparso.
Il mandato del presidente Juan Manuel Santos, insignito del premio Nobel per la pace nel 2016 per i suoi sforzi sull'accordo di pace, scade ad agosto.