Per Orbán la colpa del calo demografico è la democrazia liberale
Il primo ministro ungherese legittima ulteriormente la svolta autoritaria in Ungheria. "La difesa delle radici cristiane ci protegge dalle migrazioni, difende i confini, sostiene il tradizionale modello familiare"
Il premier ungherese Viktor Orbán si è impegnato a lanciare un "serio piano d'azione per le politiche familiari" per contrastare il declino demografico dell'Ungheria entro il 2030. Venerdì, il primo ministro ha accusato alla radio la democrazia liberale, che secondo lui ha eroso i valori tradizionali della famiglia e non ha protetto i confini dell'Ungheria dalle migrazioni. "Ci sono molti tipi di famiglie, molti modi di vita e [la democrazia liberale] dice che non dovremmo distinguere tra questi", ha detto Orbán. "Vuole garantire la parità di trattamento nella legge... e questo è uno dei motivi per cui stiamo vivendo un declino demografico ora".
La popolazione dell'Ungheria ha registrato cali per diversi decenni, con la popolazione che è passata da 10 milioni nel 2010 a 9,77 milioni nel gennaio 2018, secondo la Reuters. Orbán, che ha vinto la rielezione ad aprile e ha ripetutamente promesso di "mantenere l'Ungheria sicura e cristiana", ha anche invitato il paese – e l'Europa in modo più ampio – ad abbracciare "una versione modernizzata della democrazia cristiana" nei decenni a venire. "La democrazia cristiana ci protegge dalle migrazioni, difende i confini, sostiene il tradizionale modello familiare con un uomo e una donna, considera la protezione della nostra cultura cristiana come una cosa naturale", ha affermato.
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