Un milione per cento di inflazione
L’economia venezuelana è a livelli di devastazione visti di rado nella storia recente
Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, quest’anno l’inflazione in Venezuela arriverà a 1.000.000 per cento. Vogliamo ripetervelo in lettere, per restituire meglio l’idea: inflazione a un milione per cento. Non solo. Il pil crollerà del 18 per cento, sempre secondo le stime del Fondo, e questo sarà il terzo anno di fila che l’economia subisce una contrazione a doppia cifra. Sono numeri che ormai non testimoniano soltanto la miopia dell’amministrazione economica del regime di Nicolás Maduro, come ricorda l’autore dell’articolo del Fmi, per cui la crisi venezuelana è generata oltre che da “un calo significativo della produzione del petrolio” anche da “distorsioni generalizzate a livello micro che agiscono su grandi squilibri macroeconomici”, che tradotto significa: totale incapacità di gestire il paese.
Questi numeri testimoniano anche una crisi umanitaria con pochi precedenti nella storia recente, che ormai non è fatta più soltanto di file ai supermercati e prezzi gonfiati al mercato nero, ma anche di malnutrizione, carenza di cure mediche per i bambini, ondate di profughi che scappano nei paesi vicini. Insomma, la fase in cui il resto del mondo si accapiglia sulla bontà del modello chavista dovrebbe essere dichiarata conclusa per manifesta incapacità del suddetto modello, e bisognerebbe unirsi per salvare il popolo venezuelano affamato dai suoi aguzzini socialisti. Purtroppo la propaganda di regime continua a fare danni, e ancora di recente autorevoli giornali italiani citavano con toni speranzosi il “petro”, la moneta digitale su blockchain di stato che Maduro ha annunciato come manna per l’economia, per non parlare dei partiti politici che fino a pochi mesi fa additavano Caracas a modello. Ecco i risultati.