Brucia la California: 36mila ettari di terreno distrutti, almeno 7 morti

Oltre cinquecento edifici distrutti, più di 100 quelli danneggiati dall'incendio che è cominciato il 23 giugno a causa di un guasto meccanico a un'auto e che poi si è propagato in direzione di Redding

Redazione

Rimane ancora fuori controllo l'incendio che sta devastando una contea a nord della California e che ha già causato almeno sette vittime tra le quali due pompieri, un'anziana donna e due bambini. E mancano all'appello ancora sette persone. Finora sono oltre 36 mila abitanti hanno dovuto lasciare le loro case. Migliaia di pompieri hanno lavorato senza sosta domenica ma
hanno faticato a contenere i roghi che sono alimentati da condizioni meteorologiche purtroppo molto favorevoli: le fiamme si propagano, alimentate da forti venti, alte temperature e un ambiente disidradato.

   

Oltre cinquecento edifici distrutti, più di 100 quelli danneggiati dall'incendio che è cominciato il 23 giugno a causa di un guasto meccanico a un'auto e che poi si è propagato in direzione di Redding. Finora sono stati bruciati più di 36mila ettari e nonostante lo sforzo di 3.400 pompieri e l'utilizzo di 334 pompe anti incendio e sette elicotteri il rogo è stato messo sotto controllo solo in una ridotta zona, il 5 per cento del territorio colpito. Sono andati distrutti 36.000 ettari di terreno e 517 edifici, secondo gli ultimi dati. Oltre 38mila persone sono state evacuate nella Contea di Shasta. Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato di emergenza. Inoltre, sempre in California, si registrano incendi anche a Mendocino e nei pressi del Yosemite National Park. Si contano in tutto 17 roghi nello stato americano.

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