Trump e gli amici sovranisti italiani
I grillini volevano uscire dalla Nato, bloccare la Tap, tifano il presidente siriano Assad. Alla fine fanno quello che, per loro, decide il presidente americano
Così l’Amministrazione Trump era in comunicazione segreta con alcuni ufficiali dell’esercito venezuelano per organizzare – o almeno per pensare alla realizzazione di – un golpe contro il despota Nicolás Maduro che sta portando il Venezuela verso la catastrofe economica e umanitaria. E che, se non andiamo errati, è lo stesso politico che piace a molti del movimento Cinque stelle, tanto che nel marzo 2017 – poco più di un anno fa – il movimento mandò una delegazione a Caracas in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della morte del predecessore e ispiratore di Maduro, l’incontenibile Hugo Chávez. Della delegazione Cinque stelle faceva parte anche l’attuale sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Ora, i Cinque stelle avevano (hanno? da quando il modello Venezuela è agonizzante per colpa dell’inflazione tendono a glissare sulla questione) un debole per Maduro eroe dell’antimperialismo senza carta igienica e senza più merci nei negozi e Trump vuole eliminarlo con un colpo di stato. I Cinque stelle volevano uscire dalla Nato e Trump ce la fa pagare di più. Volevano bloccare la Tap e Trump ci obbliga a farla. Tifano il presidente siriano Assad e Trump lo bombarda. Benvenuti nel mondo sovranista, dove anche i più piccoli sono sovrani e liberi di fare quello che vuole il più forte.