La flotta navale russa (foto LaPresse)

Russia e Cina giocano alla guerra

Redazione

Le esercitazioni militari di Mosca e Pechino sono un monito per l’occidente

Le esercitazioni militari che si sono aperte ieri tra Russia e Cina sanciscono una vicinanza strategica tra i due paesi e la cristallizzazione dei due blocchi: quello russo-cinese contrapposto a quello occidentale dell’Alleanza atlantica. E sembra proprio che “il clima da Guerra fredda”, che secondo i funzionari cinesi viene alimentato dalle minacce e dalla guerra commerciale del presidente americano Donald Trump contro Pechino, sia una realtà ormai inequivocabile. I giochi di guerra tra Russia e Cina dureranno cinque giorni e si svolgeranno nel mare dell’est, vicino al confine russo-cinese. E’ la prima volta che Mosca invita in una esercitazione militare un paese che non faceva parte del Blocco sovietico.

 

Entrambi i paesi, scriveva ieri il Wall Street Journal, hanno rafforzato la cooperazione militare negli ultimi anni, e sono impegnati in ampie modernizzazioni e riforme delle Forze armate. Le esercitazioni annuali di questo tipo sono importanti soprattutto perché simulano la difesa dei confini e i cosiddetti sistemi antiaccesso, fondamentali, per esempio, per la difesa delle aree assertivamente conquistate nel Mar cinese meridionale dalla Cina e per difendere i confini in caso di caduta della Corea del nord. Anche su Pyongyang l’influenza strategica di Pechino si fa sempre più evidente: alla parata militare annuale, per celebrare la fondazione del paese, accanto al leader Kim Jong-un, sul palco, sedeva Li Zhanshu, membro del Comitato permanente del Politburo, considerato il numero tre del Partito comunista cinese. Mentre l’America è persa nei suoi problemi interni, Russia e Cina stanno decidendo le sorti d’oriente.

Di più su questi argomenti: