La Commissione Ue propone che l'ultimo cambio ora legale-solare avvenga nel 2019
Se Parlamento europeo e Consiglio daranno "il via libera" alla proposta della Commissione, "l'ultimo spostamento obbligatorio delle lancette, per passare all'ora legale, si verificherebbe domenica 31 marzo"
A fine agosto il presidente della della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, aveva annunciato alla televisione tedesca che l'Ue potrebbe abolire il cambio annuale dell'ora, il passaggio che avviene tra ora solare e ora legale l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre. In una consultazione pubblica lanciata tra luglio e agosto dall'esecutivo comunitario, l'84 per cento dei partecipanti (in totale 4,6 milioni di persone da tutti i paesi membri: poco più dell'1 per cento della popolazione totale dell'Ue) si era infatti espresso a favore dell'abolizione del cambio di orario. Gli stati membri saranno tuttavia liberi di scegliere se mantenerlo: un'ipotesi che aprirebbe a un certo caos tra le lancette di tutta Europa.
Oggi la Commissione ha proposto che l'ultimo cambio tra ora legale e ora solare avvenga nel corso del 2019. "Al fine di consentire una transizione senza intoppi" la Commissione prevede che "ogni stato membro notifichi entro l'aprile del 2019 se intende applicare in modo permanente l'ora legale o quella solare". Se Parlamento europeo e Consiglio daranno "il via libera" alla proposta della Commissione di mettere fine al cambiamento di orario due volte l'anno, "l'ultimo spostamento obbligatorio delle lancette, per passare all'ora legale, si verificherebbe domenica 31 marzo 2019", si legge nella nota dell'esecutivo comunitario. Mentre, per i paesi che sceglieranno per sempre l'ora solare, "domenica 27 ottobre 2019 sarà l'ultima volta che ci saranno cambiamenti di orario", ha spiegato la commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc in conferenza stampa a Bruxelles.
Eppure "niente è ancora deciso", continua la Bulc. "Decideremo insieme: noi proponiamo di smetterla di cambiare orario. La decisione se adottare o meno l'ora legale o l'ora solare è competenza degli stati membri. Naturalmente si tratta di colegislazione: se prevarrà l'opinione che dovremmo mantenere il cambiamento di orario, non potremo procedere" con la
proposta di mettere fine al cambio di ora due volte l'anno. Riguardo al fatto che gli stati membri potrebbero trovare difficile
mettersi d'accordo, visto che i paesi nordici propenderanno probabilmente per l'ora solare tutto l'anno, mentre quelli meridionali potrebbero preferire l'ora legale, cosa che comporta il rischio di una segmentazione oraria del Continente in senso latitudinale, la Bulc si è detta sicura che "alla fine troveremo una buona soluzione". anche con l'attuale sistema, comunque, ci sono già in Europa delle discrasie, la più evidente delle quali in Spagna, che ha lo stesso fuso dell'Italia, pur essendo molto più a ovest.