Niente fuga. Battisti è a San Paolo ma dice no all'estradizione
L'ex terrorista, di cui si erano perse le tracce, si è incontrato con i suoi legali e tornerà a casa. L'avvocato Tamasauskas spiega che "Bolsonaro non può cambiare la sentenza di un giudice"
Cesare Battisti non ha tentato la fuga ma si è recato a San Paolo per riunirsi con i suoi legali, ha detto il suo avvocato Igor Tamasauskas. Battisti gli ha detto che "avrebbe fatto visita ad alcuni amici e poi sarebbe tornato a Cananeia – la città nello Stato di San Paolo dove vive – senza darmi una data precisa".
Il neopresidente ultraconservatore del Brasile Jair Bolsonaro aveva promesso l'estradizione di Battisti – ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato all'ergastolo in contumacia e latitante in Brasile dal 2004 – che è protetto in Brasile dalla grazia concessa dall'ex presidente Lula da Silva. Tamasauskas ha puntualizzato che il suo cliente "non ha bisogno di pronunciarsi in nessun modo" perché c'è già "una decisione del Supremo Tribunale Federale (Stf) che garantisce la sua permanenza in Brasile". Dunque, il governo brasiliano non può concedere l’estradizione di Battisti finché non si pronuncerà il Tribunale.
Battisti era scomparso da qualche giorno dal quartiere residenziale di Carijo, vicino al centro di Cananeia e si temeva che fosse fuggito. Un commissario brasiliano in pensione, esperto di intelligence ai tempi della dittatura militare, aveva detto al Giornale il 30 ottobre che “se (Battisti, ndr) non è un babbeo se n'è già andato”. La Stampa ha intervistato i vicini di casa di Cesare Battisti a Cananeia, che spiegano di non avere più visto l'ex terrorista da domenica sera. La macchina di Battisti, una Prisma grigia, è parcheggiata nel cortile di casa ma di lui non ci sono tracce.
I vicini raccontano di avere visto negli ultimi tempi a casa di Battisti una coppia straniera con un bambino, che dovrebbe corrispondere alla figlia maggiore dell'ex terrorista. Il proprietario del Bar Do Miguel, che Battisti frequentava abitualmente, spiega di averlo visto per l'ultima volta domenica sera durante lo spoglio delle elezioni presidenziali. “Assisteva alla diretta televisiva dei risultati del ballottaggio – dice il gestore – ed era molto preoccupato”.
Al tribunale di Cananeia il direttore Anderson Nascimento spiega che non c'è nessuna misura cautelare su Battisti, dato che “il braccialetto elettronico è stato rimosso in aprile, e il mese dopo è caduto anche l'obbligo di firma mensile”. Al momento, Battisti non può oltrepassare la frontiera del Brasile, ma può circolare liberamente in tutto il paese.
Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte https://t.co/fFqRRIjBQQ
— Eduardo Bolsonaro 17 (@BolsonaroSP) 29 ottobre 2018
Durante la campagna elettorale, Bolsonaro aveva ringraziato il vicepremier Matteo Salvini per il suo sostengo e aveva detto che “in caso di vittoria il mio regalo all'Italia sarà Cesare Battisti”. Poco dopo la vittoria, il figlio del presidente brasiliano, Eduardo Bolsonaro, aveva scritto su Twitter: "Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte".