Cento anni di Gru
Putin elogia l’intelligence militare come se non fosse accaduto nulla
Come se non fosse successo nulla. Come se i due attentatori di Salisbury fossero davvero due turisti, come se gli uomini beccati a spiare i dossier sull’uso di armi chimiche fuori dalla sede dell’Opcw all’Aia fossero veramente lì per caso, come se tutti i fallimenti dell’intelligence militare russa altro non fossero che invenzioni, storie dell’altro mondo – quello occidentale sempre pronto a mettere in cattiva luce la Russia – Vladimir Putin ha difeso ed elogiato il Gru.
Venerdì, durante la celebrazione per i cento anni dei servizi segreti più longevi della storia russa, il presidente ha detto: “Come vostro comandante supremo so, senza esagerare, che le vostre abilità sono uniche, inclusa la capacità di portare a termine operazioni speciali”. Quest’ultimo commento è stato letto da alcuni commentatori come una provocazione e in molti si sono chiesti a quali “operazioni speciali” Vladimir Putin facesse riferimento.
Il Gru è l’intelligence militare russa accusata, tra le altre cose, di aver tentato di avvelenare l’ex spia russa Sergei Skripal in Gran Bretagna, di aver tentato di hackerare i dossier sull’uso di armi chimiche in Siria e di interferire nelle presidenziali americane del 2016. Tutte accuse che in Russia il Cremlino ha cercato di smentire, ma di fronte alle prove presentate dai siti di inchiesta Bellingat e Insider, non rimane molto da difendere.
Putin si è addirittura congratulato con l’agenzia che non solo ha evidentemente fallito, facendosi scoprire, ma per incuria, corruzione e sciatteria ha anche lasciato che importanti segreti di stato trapelassero. Questo ai russi non è piaciuto. “Ho fiducia – ha proseguito Putin – nella vostra professionalità, nella vostra audacia e nella capacità decisionale di ognuno di voi e so che farete tutto il possibile per la vostra gente e la vostra patria”. La cerimonia è stata trasmessa in televisione, non una parola sulle accuse che vengono mosse al Gru. La strategia di Putin è sempre la stessa: far finta che non sia accaduto nulla.