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God save the Queen (ancora e ancora)

Redazione

La Regina Elisabetta dà lezioni di rispetto agli inglesi, basta con le figuracce

Nel suo messaggio natalizio, la Regina Elisabetta d’Inghilterra aveva ripetuto frasi gentili, banali e precise: abbiate rispetto, cercate di capirvi l’uno con l’altro, “anche quando ci sono differenze molto profonde, trattare le altre persone con rispetto, come esseri umani quanto noi, è sempre un primo passo per una comprensione più grande”, aveva detto. Da anni si cerca di capire se la Regina vuole la Brexit o non la vuole, da che parte batte il suo cuore, ma evidentemente a lei non interessa parlare di divorzi (non le è mai piaciuto, va detto), vuole che il dibattito pubblico la smetta di essere quel che è, una cacofonia continua, in cui si rincorrono odi di varia natura, volgarità, bugie, controbugie, fantasie, insulti. E non per qualche mania di bon ton della Regina, che comunque alle regole d’educazione è parecchio sensibile (soltanto Michelle Obama è riuscita a strapparla dal protocollo con un abbraccio), ma perché il suo paese, il suo Regno, sta davvero perdendo la faccia – e la credibilità e il fascino e l’affidabilità – in questo rincorrersi di fantasie brexitare e rimpianti antibrexitari. Due giorni fa, è tornata sulla questione, sempre questa, del dialogo, del terreno comune, del rispetto.

 

In visita al Sandringham Women’s Institute, la Regina ha detto: “Naturalmente ogni generazione deve affrontare sfide e opportunità nuove. Mentre cerchiamo risposte per questa stagione moderna, io continuo a preferire ricette sperimentate e verificate, come parlarsi bene l’uno dell’altro, rispettando i diversi punti di vista; avvicinarsi per vedere insieme quel che si ha in comune; mai perdere di vista il contesto più ampio. Per me questo approccio è senza tempo, e lo raccomando a tutti”. Non ci si deve mai stancare, ha ripetuto la Regina, di “mettere enfasi sulla pazienza, l’amicizia, la comunità, i bisogni degli altri”, come si faceva molti anni fa e come si deve fare oggi. Poi se volete lasciare l’Europa, cari sudditi, fate pure, ma basta con le figuracce.

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