L'europeismo è la maggioranza
I nuovi sondaggi del Parlamento Ue dimostrano che il centro regge ancora
Ora che rimaniamo incollati ai dati per capire che colore avrà il futuro Parlamento europeo dopo le elezioni del 23-26 maggio, il sondaggio del Parlamento europeo pubblicato oggi ci tranquillizza e ci dice che sì, qualcosa cambierà, ma il centro regge ancora e continuerà a rappresentare la maggioranza assoluta. I conservatori, rispetto a un’analisi del mese scorso, guadagnano voti e il Partito popolare europeo potrebbe ottenere 188 seggi, il 27 per cento dell’intera Aula.
Il sondaggio non ha tenuto conto degli elettori britannici, eppure forse ci saranno anche loro, ma più si avvicina maggio, più il centro sembra rafforzarsi. Ovunque ma non in Italia – dove la Lega potrebbe prendere 27 seggi e diventare così il secondo partito dopo i tedeschi della Cdu-Csu ai quali i sondaggisti hanno assegnato 33 seggi – e non in Spagna e in Olanda, ma con una variazione minore. I socialisti sono in crescita rispetto ai dati di febbraio, del 20 per cento, ma in calo, rispetto alla legislatura attuale, del 25 per cento, anche i liberali dell’Alde perdono qualcosa, ma rimangono il terzo gruppo, e le destre, in fondo. Il sovranismo italiano, se si osserva la situazione sul panorama europeo, causerà danni contenuti: Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle insieme eleggeranno 49 deputati, il 34 per cento dei sovranisti europei, che però non saranno in grado di ribaltare questo Parlamento.
Facendo prove di coalizione, il centro europeista, Ppe, S&D e Alde, manterrebbe comunque la maggioranza assoluta, mentre i sovranisti, tutti insieme, tutti nazionalisticamente uniti, arriverebbero al 20,5 per cento. Si incrociano gli occhi a seguire le cifre e i colori dominanti di questo Parlamento futuro mentre ancora si attendono delle decisioni importanti – con chi starà Macron? i sovranisti faranno la grande alleanza? e soprattutto: i britannici? –, i sondaggi dicono che l’Unione europea rimarrà l’Unione europea, ancorata al centro, un po’ più frammentata.
Dalle piazze ai palazzi