Torna Sylvie Goulard, la scommessa di Macron
L’ambizione della Francia che propone l'ex ministro come commissario Ue
E’ stata una scelta tardiva, arrivata con oltre quarantotto ore di ritardo, e anche rischiosa, quella che ha fatto Emmanuel Macron scegliendo il nome di Sylvie Goulard come futuro commissario europeo da sottoporre al vaglio del nuovo presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e dell’Europarlamento. La Goulard, per il presidente francese, è una vecchia conoscenza, la musa delle sue campagne europeiste, di lei si fida da sempre. Dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali del 2017 le aveva affidato il ministero della Difesa.
La Goulard si è dimessa un mese più tardi per un’indagine sull’uso improprio di fondi al Parlamento europeo. L’inchiesta è ancora in corso e rischia, secondo alcuni analisti, di complicare la nomina di Sylvie Goulard, che non si dimise ammettendo la sua colpevolezza, bensì per “essere in grado di dimostrare liberamente la mia buona fede”. Mandando a Bruxelles la compagna di tante sue battaglie europeiste, Macron ha dimostrato di credere nella sua idea di Europa e anche di volersi giocare una carta decisiva. La Goulard ha un curriculum importante, è una tecnica e una politica, ha una lunga esperienza nelle istituzioni europee, ex consigliere di Romano Prodi quando era presidente della Commissione europea, eurodeputata nel gruppo dei liberali, l’ex Alde, dal 2009 al 2017, parla tedesco e italiano ed è anche molto stimata da Ursula von der Leyen, con la quale coltiva un rapporto personale.
Con Sylvie Goulard Macron ha deciso di scommettere tutto e punta dritto a un portafoglio economico. L’ex ministro della Difesa è vice governatore della Banca centrale francese, in passato, proprio in Europa ha gestito diversi fascicoli economici, compresa la governance della zona euro. Dopo aver conquistato la Bce con Christine Lagarde, l’Eliseo guarda oltre. E oltre la Bce, di economico, c’è il Commercio.