Intanto, pioniere
5 partiti al governo in Finlandia, 5 donne leader. E il premier più giovane del mondo
"Non ho mai pensato troppo alla mia età e al mio sesso", ha detto Sanna Marin, “penso di più alle ragioni che mi hanno portato a entrare in politica e alle proposte che ci hanno permesso di conquistare la fiducia degli elettori”. Marin, 34 anni, ministro dei Trasporti del governo finlandese, è stata scelta domenica per sostituire il dimissionario premier socialdemocratico Antti Rinne, 57 anni, che ha perso la fiducia della sua coalizione in seguito a uno sciopero di due settimane del servizio postale, Posti, che ha paralizzato il paese.
La Marin, che è anche vicepresidente del Partito socialdemocratico che è arrivato primo alle elezioni finlandesi ad aprile per la prima volta dopo vent’anni, ha battuto nella contesa interna, Antti Lindtman classe 1982, che guida il gruppo parlamentare. Dovrebbe giurare in questi giorni, così sarà lei a partecipare al vertice europeo che si apre giovedì – la Finlandia ha il turno di presidenza dell’Ue che si chiude a fine anno. Il governo finlandese dovrà portare a termine negoziazioni difficili con le parti sociali e continuerà a essere formato dai partiti attuali, che sono tutti guidati da donne: Li Anderson, 32 anni, guida l’Alleanza di sinistra; Katri Kulmuni, 32 anni, guida il Partito di centro; Maria Ohisalo, 34 anni, guida la Lega verde e Anna-Maja Henriksson, 55 anni, è a capo del Partito popolare svedese di Finlandia, formazione liberale e federalista. Il governo rosa ha conquistato i titoli dei giornali, e ancor più lo ha fatto la Marin, che non solo diventerà la più giovane premier del mondo (è più giovane di un anno del premier ucraino), ma è anche stata cresciuta da una coppia gay, ha sposato il fidanzato di sempre ed è mamma di un bimbo. In Finlandia sono eccitati più dalla giovane età che dal gender: dicono che è il ricambio generazionale il vero esempio del paese nel mondo. Per la questione gender noi si sta con Alexander Stubb, ex premier il cui Partito liberale non fa parte della coalizione: Stubb ha festeggiato il governo, “mostra che la Finlandia è un paese progressista e moderno”. Anche il suo esecutivo era in gran parte femminile: “Un giorno il gender non avrà peso nei governi. Intanto pionieri. E pioniere, soprattutto”.