Bolivariani (annullati) alla Sapienza
A Roma era previsto un incontro pubblico con le autorità del regime venezuelano
“Per sopravvenuti problemi organizzativi, di comune accordo con le Autorità competenti, l’iniziativa che doveva tenersi lunedì 24 febbraio alle ore 11, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘Sapienza’ di Roma è rinviata a data da destinarsi. Ci scusiamo per l’inconveniente”. Così, senza ulteriori particolari, ha annunciato all’ultimissimo momento via Facebook il Centro studi Concetto Marchesi, annullando la conferenza “Stato e costituzione nella Repubblica bolivariana del Venezuela”.
E no, il coronavirus non c’entra. Uno di questi “problemi organizzativi” è infatti che il governo italiano riconosce come unica autorità legittima del Venezuela l’Assemblea nazionale, di cui il presidente è Juan Guaidó. L’Assemblea nazionale Costituente che Maduro ha fatto eleggere in modo fraudolento per completare il golpe con cui ha privato l’Assemblea nazionale dei suoi poteri è dunque per l’Italia un organismo illegittimo. Ma alla Sapienza, ateneo pubblico, tra i relatori c’era Hermann Escarrá, presidente della commissione permanente costituzionale della Costituente illegittima voluta da Maduro, sotto sanzioni americane e menzionato nel rapporto Onu di Michelle Bachelet sulle violazioni dei diritti umani in Venezuela.
A parte l’ex leader dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto, preside di Giurisprudenza, tra i promotori dell’evento figurava il professor Luciano Vasapollo: “Miembro de honor” del Consiglio accademico del Centro studi del ministero di Economia e pianificazione della Repubblica di Cuba, vicino ai Cinque stelle, e soprattutto delegato del rettore ai rapporti con l’America latina. Un incontro del genere si era però già tenuto venerdì senza problemi alla Federico II di Napoli. Ma poi è sopraggiunto il secondo “problema organizzativo”: la comunità venezuelana in Italia se ne è accorta, e domenica sera ha mandato una veemente lettera di protesta al rettore.