Eccola, la solidarietà che aspettavamo
La Germania accoglie 8 pazienti italiani. Un segnale che fa bene a noi e all’Ue
Ieri la Germania ha annunciato che accoglierà otto pazienti italiani positivi al coronavirus provenienti dalla Lombardia. Anche Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione civile, lo ha confermato. Per tutto il fine settimana, le sfilate di medici cubani precedute dalle bandiere cinesi issate sugli ospedali lombardi e seguite dallo sbarco dei medici russi avevano fatto sembrare l’Italia un paese solo, lontano dai suoi alleati naturali, gli europei, e pericolosamente esposto ai cori di chi va da sempre vagheggiando un’intesa ideale tra Roma, Mosca e Pechino e una lealtà verso Bruxelles tutta sbagliata.
L’Italia ha atteso delle settimane e i segnali dei vicini sono stati inizialmente labili. L’Unione europea ha avuto le sue difficoltà e sembrava che gli altri paesi membri di aiutare lo stato europeo più colpito non volessero saperne. Poi è arrivata la Germania a dimostrare come bisognerebbe comportarsi non soltanto tra alleati della stessa unione, ma anche come vicini di casa, o quasi. Dopo aver annunciato di essere pronta ad aiutare il Grand Est, la regione francese più colpita dal coronavirus, il Land occidentale del Baden-Württemberg accoglierà nei suoi ospedali dei pazienti francesi per alleviare le difficoltà del sistema sanitario di Parigi – oltre alla Germania anche il Lussemburgo e la Svizzera hanno deciso di prendersi cura dei malati francesi – la solidarietà di Berlino è arrivata anche in Italia.
Sarà la Sassonia ad accogliere gli otto pazienti italiani e a mostrare non soltanto all’Italia che la vicinanza tra europei esiste, è forte ed è imprescindibile, ma anche a dare un insegnamento agli altri paesi. Il merito è di un parlamentare della Cdu, il partito della cancelliera Angela Merkel che ieri dopo aver fatto il tampone è risultata negativa al Covid-19, che ha iniziato a mobilitarsi dopo l’incidente delle mascherine e delle tute protettive destinate all’Italia e bloccate alla frontiera tedesca. Sbagliare tra alleati si può, Berlino se ne è accorta in fretta e questa solidarietà ritrovata sa di speranza e, se presa da esempio, fa bene a tutti.