Make America Scream Again
Tre milioni di posti di lavoro persi in sette giorni. Un nuovo incubo per Trump
Gli americani si sono svegliati dal bel sogno del pieno impiego per precipitare in un terribile incubo. In realtà, è successo a tutti noi, convinti che l’economia degli Stati Uniti, in pieno boom elettorale, tutto sommato se la sarebbe cavata. Invece la scorsa settimana 3 milioni e 280 mila lavoratori si sono scritti alle liste di disoccupazione. La settimana precedente erano stati 282 mila, il che vuol dire che in sette giorni si sono persi tre milioni di posti di lavoro. I cultori della storia economica dicono che è il dato peggiore dal 1967. La Pennsylvania e la California stanno peggio, ma nessuno si salva davvero. La previsione a questo punto è che il tasso di disoccupazione arrivi al 20 per cento della forza lavoro. Adesso si capisce perché Donald Trump, il quale a lungo ha insistito a parlare di “una influenza”, si sia deciso a varare un pacchetto di interventi da duemila miliardi di dollari. Cifra mai toccata prima, ma che si ridimensiona se messa in rapporto con il prodotto lordo americano che ammonta a circa 20 mila miliardi di dollari. Si tratta, in altri termini, del dieci per cento: molto, però non basta se la recessione procede con una velocità e una violenza pari a quella del coronavirus.
Wall Street crede che si tratti di uno choc drammatico ma momentaneo e scommette sull’impatto delle misure di sostegno alle famiglie e alle imprese (compreso un assegno per sostenere i consumi, in pieno stile helicopter money). Tuttavia, più la disoccupazione peggiora, più profonda sarà la recessione e più a lungo durerà la crisi, sottolineano analisti di grandi fondi di investimento. I mercati finanziari finora hanno utilizzato l’impatto della pandemia per sgonfiare una bolla cresciuta senza soluzione di continuità da quasi dieci anni. Adesso sperano che il Covid-19 spinga la Casa Bianca e il Congresso a seppellire l’ascia di guerra. Con la Federal Reserve trasformata in cornucopia e un Tesoro pronto ad alimentare la fornace, gli Stati Uniti possono scongiurare la depressione in agguato. Una cosa è certa: la locomotiva dovrà partire dalla Union Station.
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