Trump e l'Oms
Potus minaccia di tagliare i fondi, ma responsabilità e superficialità sono pure sue
Diamo un sacco di soldi all’Organizzazione mondiale della sanità”, ha detto martedì il presidente americano Donald Trump, durante la conferenza stampa sull’epidemia di covid, “eppure all’inizio loro hanno criticato il mio divieto di viaggio per la Cina. Hanno dato molte informazioni sbagliate, quindi controlleremo molte cose, il loro lavoro, e poi decideremo se sospendere il contributo degli Stati Uniti all’Oms”. Trump non ha del tutto torto, nel merito, ma purtroppo non è nella posizione di criticare l’Oms. Sembra uno scontro tra giganti cattivi. La Casa Bianca ha fatto di tutto per minimizzare finora la portata del contagio e le sue conseguenze, e ha ricevuto critiche da chiunque, non solo dall’Oms.
Il problema è che per Trump l’unica cosa davvero sbagliata dell’Oms è che abbia avuto il coraggio di criticarlo, più recentemente, quando non dichiarava l’emergenza, e questa suscettibilità mette Washington sullo stesso piano di Pechino, che da anni foraggia l’Oms per avere più influenza politica. Del resto, l’Oms non è che sia priva di colpe, anzi. In questa emergenza mondiale ha ritardato tutte le decisioni e ha cambiato idea un infinito numero di volte. Sul comportamento del virus, sui divieti di viaggio, sulle mascherine, senza mai fornire ai paesi membri reali linee guida da seguire e senza mai attenersi davvero all’unico principio che vale in casi come questo, dove sono più le cose che non sappiamo di quelle che sappiamo: il principio di precauzione. La pandemia è stata dichiarata quando era già un dato di fatto, ma anche il passo precedente, l’emergenza globale, è stato fatto troppo tardi, frenato da Pechino che voleva gestire la cosa all’interno dei propri confini. La responsabilità più grande dell’Oms è quella di non aver dato l’allarme subito, nonostante un suo “team di esperti” avesse visitato le zone più contaminate della Cina e avesse visto con i propri occhi quali sarebbero state le conseguenze per il resto del mondo. L’errore di Trump, è stato quello di non prendere decisioni tempestive, a prescindere dalle raccomandazioni dell’Oms.