Donald Trump ha annunciato un “surge” delle forze federali nelle città americane che non riescono a domare le proteste. Ha detto proprio così, Trump: “surge”, un termine che abbiamo imparato a utilizzare quando si tratta di aumentare il contingente di truppe all’estero, il surge in Iraq, quello in Afghanistan – decisioni tormentate che hanno scandito gli anni Duemila. Trump lo ha usato ora per mandare forze dell’ordine che dipendono direttamente dal dipartimento per la Sicurezza nazionale, quindi da lui, e che sono l’ultima prova di forza del presidente contro le amministrazioni locali, quelle democratiche in particolare.
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