Per farsi un’idea di come l’Italia sia stata sorpassata dalla Turchia in Libia, basta guardare alla mole di accordi economici che Tripoli e Ankara stanno siglando da mesi. Alcune ore prima che il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio arrivasse in Libia per incontrare il premier Fayez al Serraj (quasi in contemporanea un attentatore suicida si era fatto saltare in aria, forse per sbaglio, poco fuori Tripoli, senza fare vittime), il presidente della Banca centrale libica, Sadiq al Kabir, e quello della Banca centrale turca, Murat Uysal, si sono seduti a un tavolo e hanno siglato il terzo accordo finanziario tra i due paesi nel giro di appena tre mesi.
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