I capi di stato e di governo hanno rilanciato la palla dei negoziati Brexit nel campo di Boris Johnson ieri, annunciando la loro intenzione di continuare a negoziare ma chiedendo al Regno Unito di “fare i movimenti necessari a rendere un accordo possibile”. Il primo ministro britannico aveva cercato di alzare la posta, prima fissando l’ultimatum del 15 ottobre per raggiungere un’intesa e poi presentando una legge sul mercato interno che vìola il Protocollo irlandese dell’accordo di recesso.
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