Mentre gli Stati Uniti ieri accusavano sei ufficiali del Gru, l’intelligence militare russa, per gli attacchi informatici che avevano come obiettivi il partito del presidente francese Emmanuel Macron, il Comitato olimpico internazionale e il laboratorio del governo britannico che indaga sull’avvelenamento di Sergei Skripal, l’Unione europea faceva un passo avanti decisivo per dotarsi di un suo Magnitsky Act. Un regime di sanzioni mirate contro i responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo sul modello di quello introdotto dagli Stati Uniti dopo la morte di Sergei Magnitsky. La Commissione ha presentato una proposta di regolamento che dovrebbe permettere ai governi di approvare rapidamente quello che l’Alto rappresentante, Josep Borrell, vorrebbe ribattezzare il “Navalny Act”.
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