C’è uno scontro in corso in Europa che ha a che fare con i diritti, ma non è il solito dibattito etereo da grandi sistemi, di quelli che fanno sentire l’entità sovranazionale europea come un alieno venuto da Marte. No, questo scontro ha a che fare con la nostra vita quotidiana, con le libertà che esercitiamo tutti i giorni, nelle nostre piccole azioni private e collettive, con i desideri, le aspirazioni, i sogni. Ne abbiamo avuto un assaggio la settimana scorsa, quando ci siamo trovati di fronte a un politico ungherese che fa sesso con altri uomini in un’orgia a Bruxelles: la faccenda è stata trattata con tutto il moralismo e la prurigine possibili, l’ultraconservatore omofobo che invece, guarda un po’, è gay.
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